Secondo i dati dell’indagine “What’s it worth”, realizzata negli USA dai ricercatori del Center on Education and the Workforce della Georgetown University, i laureati in ingegneria, informatica o economia, guadagnano circa il 50 per cento in più dei laureati nelle materie umanistiche.
Il rapporto ha evidenziato come, nell’arco della carriera professionale, i diversi percorsi formativi universitari incidono sui livelli retributivi.
Gli autori dell’indagine sottolineano, anche, come il conseguimento di una laurea sia ancora un buon investimento, dal momento che la retribuzione dei laureati, nell’intero arco di una vita, è maggiore dell’84 per cento rispetto a quella dei semplici diplomati.
In Italia, secondo quanto elaborato da Almalaurea a marzo 2011, i dati non sembrano discostarsi molto da quelli USA. Un laureato in ingegneria, a distanza di tre anni dal conseguimento dalla laurea magistrale, guadagna in media 1.532 euro al mese contro i 985 euro al mese dei laureati in materie umanistiche (55 per cento in più).
Un laureato di primo livello in ingegneria invece, a distanza di cinque anni dal conseguimento del titolo, guadagna in media 1.529 euro al mese contro i 1.142 euro di chi ha completato un corso letterario (34 per cento in più).