Il prossimo settembre partiranno i nuovi Istituti tecnici superiori (Its), scuole speciali di tecnologia che offrono un percorso di formazione non universitaria (post-diploma), al termine del quale si ottiene un diploma di tecnico superiore. L’obiettivo degli Its è avvicinare la scuola al mondo del lavoro per formare figure professionali che oggi non sono presenti nel mercato del lavoro italiano, ma che sono richieste dalle aziende.
Le aree previste degli Its, sono: efficienza energetica, mobilità sostenibile negli ambiti della logistica, del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, nuove tecnologie per il made in Italy, beni e attività culturali, informazione e comunicazione, tecnologie della vita.
Finora sono stati creati 58 Its in 16 regioni con il coinvolgimento di istituti tecnici e professionali, enti locali, imprese, università e altri soggetti pubblici e privati.
Gli Its sono costituiti come fondazioni che riuniscono almeno cinque soggetti: un istituto tecnico professionale, che sarà l’ente di riferimento della fondazione, un ente di formazione accreditato a livello regionale, un’impresa o un’associazione di imprese, un dipartimento universitario o un’università e un ente locale. Ogni Its sarà finanziato dal Ministero dell’Istruzione, con un cofinanziamento regionale del 30 per cento.
Il percorso di studio avrà la durata di due anni, pari a 1.800-2.000 ore, la maggior parte delle quali sarà impiegata in laboratori e imprese, con tirocini obbligatori per almeno il 30% del monte orario. Il 50% dei docenti dovrà provenire dal mondo del lavoro e i posti saranno a numero chiuso.