Oggi ad andare via dall’Italia sono soprattutto i giovani. Spesso si tratta di laureati che all’estero cercano un lavoro adeguato alle proprie aspirazioni e competenze. A fotografare l’emigrazione italiana ci ha pensato la Fondazione Migrantes. Nel 2009 il numero degli italiani residenti all’estero è salito a 3.915.767 (181mila in più del 2008), pari al 6,6% di tutta la popolazione nazionale.
Impossibile tracciare con precisione l’identikit dell’emigrato di oggi. Il 47,6% è composto da donne mentre il 54,8% viene dal sud o dalle isole. Riguardo le destinazioni preferite, il 55,8% rimane in Europa mentre il 38,8% raggiunge l’America. Germania, Argentina e Svizzera sono i primi tre paesi per numero di italiani residenti.
Una realtà non abbastanza conosciuta e che ha sorpreso anche i ricercatori della Fondazione Migrantes, è quella degli italiani che vanno all’estero seguendo le grandi imprese di costruzioni per l’esecuzione di importanti commesse. Quello dell’edilizia è, infatti, il settore che più di altri sta tenendo alta la bandiera del made in Italy all’estero. Ma oltre a ingegneri e tecnici, emigrano all’estero dipendenti di aziende che delocalizzano la loro attività, studenti, ricercatori universitari, funzionari di agenzie internazionali e molti altri ancora. Le partenze dall’Italia ogni anno sono circa cinquantamila, mentre quarantamila sono quelli che, dopo un periodo di permanenza all’estero, tornano a casa.