Sono gli straordinari dei mariti ad accentuare ancora di più le diseguaglianze professionali tra uomini e donne e spingono quest’ultime, ad abbandonare il lavoro. Sono questi i risultati di un’indagine condotta dal bimestrale American Sociological Review, la rivista dell’associazione dei sociologi americani.
I dati confermano come l’abuso settimanale di straordinari dell’uno, finisca inevitabilmente per danneggiare la libertà e il dinamismo professionale dell’altra. L’indagine, realizzata da ricercatori della Cornell University, ha coinvolto più di 25 mila lavoratori appartenenti a famiglie dove tutti e due gli adulti lavorano.
Quel che desta maggiore preoccupazione è che il super lavoro dei mariti influenza soprattutto il percorso professionale delle donne che ricoprono incarichi di alto profilo. Questo perché proprio quando le donne sono impegnate in ruoli manageriali, viene richiesto loro un maggiore coinvolgimento che si traduce spesso in un aumento dell’orario di lavoro. In questo caso, la percentuale delle donne chi si trova costretta a lasciare l’impiego sale del 51 per cento. Se poi la famiglia è arricchita dalla presenza di uno o più figli, il fenomeno diventa ancora più evidente, mentre il percorso di carriera dell’uomo, anche nel caso in cui sia padre, non è in alcun modo influenzato dal numero di ore che la donna dedica al lavoro.
Per ridurre questa disparità, sarebbe necessario un ripensamento delle norme che regolano gli ambienti di lavoro, rendendo le attese dei datori di lavoro più coerenti con le esigenze di quelle famiglie dove entrambi i partner aspirano a fare carriera.