Secondo Daniel Hamermesh, economista dell’University of Texas, “Le persone oggettivamente belle fanno carriera più facilmente e guadagnano di più”. Nel suo ultimo libro “Beauty Pays – Why Attractive People Are More Successful” (edito dalla Princeton University Press), Hamermesh ha lanciato una proposta: visto che i belli guadagnano di più, perché non pensare a un risarcimento a favore dei brutti?
L’economista ha calcolato che le donne belle guadagnano l’8% e gli uomini il 4% in più delle colleghe e dei colleghi meno avvenenti, e che gli uomini brutti subiscono una penalizzazione del 13% in busta paga.
Restringendo il campo di ricerca al volto, Hamermesh ha cercato di dimostrare che chi ha la fortuna di nascere bello guadagna di più, trova più facilmente lavoro, fa carriera più velocemente e incontra anche prima l’anima gemella. “Riassumendo, per un uomo è più importante essere bello nel lavoro, mentre per una donna nella vita privata”.
Anche Timothy Judge dell’Università della Florida è arrivato alle stesse conclusioni, dimostrando che la bellezza aiuta nel lavoro aumentando l’autostima e l’attenzione da parte degli altri.
Sconsigliato il ricorso alla chirurgia estetica perché, sempre secondo Hamermesh, per ogni dollaro speso il ritorno economico è di appena 4 centesimi.