Il downshifting è la scelta di guadagnare meno, consumare meno e di conseguenza avere più tempo a disposizione per i propri interessi.
Si rinuncia allo stipendio full time, spesso anche alla caotica vita della città e a piccoli grandi lussi. Dare dieci ore al giorno al lavoro per avere in cambio beni, a volte di scarsa utilità, non è per tutti una scelta logica.
Sempre più persone, in questi anni, decidono di avere una qualità di vita diversa, fatta di maggiore tempo libero e serenità piuttosto che di stress e di rincorse all’ultima moda.
Sarebbero già 16 milioni le persone che nel mondo hanno scelto di cambiare vita. Centomila nel 2007, quasi il triplo nel 2008, secondo uno studio di Ipsos France che precisa che per rientrare nella categoria è necessario aver cambiato domicilio e lavoro.
Il downshifting è qualcosa di più di un abbassamento del salario in cambio di maggiore tempo libero. Si tratta di un cambio di vita netto, sia verso se stessi, sia verso il mondo dei consumi.
Lasciare lavoro e cambiare vita senza per questo essere costretti a inseguire utopie irraggiungibili. Serve metodo e costanza, qualcosa di ben diverso dal sogno del bar sull’isola deserta o della vincita alla lotteria.