Sono le donne a sentirsi molto più coinvolte e soddisfatte del loro lavoro, soprattutto agli inizi della carriera.
Al contrario, gli uomini mostrano un certo distacco, almeno fino a quando non si avvicinano alla pensione.
A studiare il livello di coinvolgimento nei lavoro è stato un gruppo di ricercatori dell’università inglese di Portsmouth. A condizionare l’approccio al lavoro è in particolar modo l’età ma anche il genere. In generale, gli uomini sono di gran lunga superati dalle donne e recuperano solo in età avanzata
Se è vero, quindi, che gli uomini sono inizialmente meno coinvolti dal lavoro, con il tempo sembrano ristabilire con l’attività professionale una relazione che raggiunge l’apice in prossimità della pensione. Questo progresso avviene anche per le donne, ma l’evoluzione è completamente diversa rispetto a quella degli uomini.
Queste differenze sono difficili da spiegare. Forse per gli uomini il lavoro ha più a che fare più con il denaro, mentre per le donne prevale l’importanza delle relazioni e delle opportunità sociali. A parziale conferma di questa interpretazione ci sarebbero anche i dati dell’indagine di Eurofound. In Italia, in particolare, sono le donne a dire che sul luogo di lavoro hanno l’opportunità di crescere (il 60 per cento contro il 56 per cento degli uomini), mentre quando si chiede loro se sono ben pagate per quello che fanno, solo il 29,4 per cento risponde affermativamente rispetto al 36,7 per cento degli uomini.