“Il colloquio di lavoro” scritto da Vito Gioia e da Attilio De Pascalis (Edito da Giunti) è un agile manuale ricco di domande e di risposte, sulle varie fasi dei processi di selezione del personale e su come affrontarle al meglio.
Il primo consiglio
Al colloquio bisogna arrivare pronti e informati, con le idee chiare su quello che si sa e si vuole fare e su quali profili e competenze l’impresa cerca. Nel curriculum non serve raccontare tutto, bisogna inserire solo le informazioni più importanti, gli studi, le competenze e, soprattutto, le esperienze di lavoro con gli incarichi ricoperti e i risultati raggiunti. Evitare di fare un elenco, selezionando i passaggi più significativi del proprio percorso di vita e di lavoro.
Il secondo consiglio
Documentarsi sull’azienda: che cosa fa, la sua storia, il suo mercato di riferimento, dove opera e quali sedi abbia, in modo da farsi una panoramica completa, che tornerà utile durante il colloquio. Per raccogliere informazioni il suggerimento è visitare il sito aziendale, cercare notizie in rete e, se possibile, parlare con chi in quella azienda ha già lavora o la conosce.
Come affrontare il colloquio
Va vissuto non come un esame e avendo fiducia in se stessi. “Anche un esito negativo non è mai un giudizio assoluto . Vuole soltanto dire che in quel momento, per quell’azienda, per quell’esigenza specifica, non eri la persona giusta”. Altri consigli paratici riguardano l’abbigliamento (che deve essere appropriato), la puntualità (verificare in anticipo quanto occorre per raggiungere la sede del colloquio).
Può essere utile anche simulare il colloquio, magari con l’aiuto di un amico perché, anche se ogni colloquio è diverso da un altro, alcune domande sono ricorrenti come: “Ci parli di lei”, “Cosa le piacerebbe fare?” o “Perché vuole cambiare lavoro?”.