In questi mesi sta ancora diminuendo la quota dei contratti a tempo indeterminato che i datori di lavoro offrono a chi riesce a superare le selezioni.
Tra le figure professionali che nel 2011 si vedono offrire con minor frequenza un contratto stabile, ci sono gli operatori dei call center. Condividono con loro lo stesso destino anche quelli che lavorano nei supermercati.
Poche le certezze anche per i manutentori delle aree verdi, per gli ausiliari socio-assistenziali e per gli addetti alla gestione delle attività creditizie.
Quest’anno, secondo i dati di Unioncamere, solo un addetto di call center su dieci ha avuto un contratto a tempo indeterminato. Per chi lavora alle casse nei supermercati la percentuale è ancora più esigua: solo il 5,6 per cento.
I dati però non sono incoraggianti anche per molte altre categorie professionali. Tra loro ci sono figure coinvolte in quei settori che da qui ai prossimi anni vengono considerati come più dinamici da un punto di vista occupazionale come gli ausiliari socio-assistenziali e i manutentori delle aree verdi.
E’ l’intero mondo del lavoro a offrire sempre meno certezze. Meno della metà delle assunzioni non stagionali, dice Unioncamere, alla fine dell’anno saranno con un contratto a tempo indeterminato.
Le imprese che mettono in campo una più ampia proporzione di posti stabili sono quelle attive nei servizi informatici, nelle telecomunicazioni, nei servizi di trasporto, nella logistica e nel magazzinaggio.