Che uomini e donne siano diversi anche sul luogo di lavoro, lo avevamo capito da tempo. Sono anni che leggiamo di indagini sul tema ma ogni volta i risultati sono diversi.
Da un indagine condotta dalla società di consulenza australiana Peter Berry Consultancy nel 2008, risulta che uomini e donne hanno pregi diversi ma tutti utili per una posizione di comando.
Vediamoli nel dettaglio:
Donne:
– maggior senso strategico
– capacità di rischiare e senso dell’innovazione
– maggiore creatività
Uomini:
– bravi nel far lavorare i dipendenti
– capacità di raggiungere gli obiettivi
– maggiore attenzione agli aspetti economici
A pari merito, la capacità di autocontrollo e la stabilità emotiva.
Il giusto mix sarebbe l’unione dei pregi femminili e di quelli maschili, soluzione che ai più appare impossibile, oppure un’azienda gestita da un uomo e una donna, ma anche in questo caso è facile prevedere che le differenze si farebbero sentire e il mix potrebbe diventare addirittura esplosivo.
Secondo i risultati di un’altra ricerca condotta nel 2010 dalla Cofimp, Società di alta formazione di Unindustria, risulta che le donne italiane sul posto di lavoro stanno diventando sempre più simili agli uomini ovvero più fredde e calcolatrici. Il risultato sono relazioni peggiori sul lavoro, persone chiuse in se stesse e appesantite da fatica e senso di isolamento.
La ricerca ha anche reso evidente come ci sia scarsa intelligenza emozionale dei manager, sia uomini che donne e che fatica a farsi spazio un modello gestionale fondato su un approccio empatico. A livello manageriale questa potenzialità sembra regredire, per lasciare il campo a uno stile a volte protettivo (basato sul rimprovero o l’elogio), a volte affiliativo (con me o contro di me), o prescrittivo (controllo sull’esecuzione di compiti).