L’uso dei social network sta diventando uno strumento sempre più utilizzato dagli head hunter nella ricerca di personale qualificato. Sono diverse le indagini che confermano questa tendenza.
Secondo la prima di queste indagini, condotta da Kelly Services, multinazionale americana delle risorse umane, il 33% degli intervistati afferma di utilizzare i social network per cercare nuove opportunità di lavoro. Secondo il general manager di Kelly Services, Stefano Giorgetti “È un potente cambio di direzione. Noi stessi abbiamo un profilo aziendale su tutti i social network e, partendo di lì, da una parte forniamo a chi è a caccia di un impiego informazioni approfondite sul mondo del lavoro, dall’altra utilizziamo le caratteristiche professionali che gli utenti hanno caricato su se stessi per affinare le nostre ricerche di personale».
Non sono solo i professional network, primo tra tutti Linkedin, a favorire i contatti di lavoro, ma anche Twitter e soprattutto Facebook, dove uno dei problemi principali è mantenere separati i contatti privati da quelli professionali. Secondo un’indagine di Krc Research, infatti, il 67% degli intervistati è preoccupato per la possibile confusione tra amici e contatti professionali e più di uno su tre ha avuto o conosce qualcuno che ha avuto problemi di lavoro a seguito di post pubblicati su Facebook.