L’imprenditore commerciale è il titolare di un’impresa che opera nel settore del commercio, terziario e turismo e che, a prescindere dal numero dei dipendenti, sia organizzata prevalentemente con lavoro proprio ed eventualmente dei componenti la famiglia.
L’imprenditore deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
– avere la piena responsabilità dell’impresa ed assumere tutti gli oneri ed i rischi relativi alla sua gestione (il requisito non è richiesto per i soci di S.r.l.);
– partecipare personalmente al lavoro aziendale in modo abituale e prevalente;
– essere legittimato all’esercizio dell’attività commerciale da licenze o autorizzazioni se previste per legge o regolamento.
ISCRIZIONE CESSAZIONE E VARIAZIONE
A decorrere dal 1 aprile 2010, è stato previsto un sistema di iscrizione obbligatorio denominato “Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa”.
La “Comunicazione Unica” da presentare per via telematica o su supporto informatico alla Camera di Commercio, assolve a tutti gli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al registro delle imprese ed ha effetto, sussistendo i presupposti di legge, ai fini previdenziali e assistenziali, nonché per l’ottenimento del codice fiscale e della partita IVA.
COME SI CALCOLA IL CONTRIBUTO
È stato definito un reddito minimo (minimale di reddito), comunque dovuto anche nel caso in cui quello effettivo accertato ai fini fiscali si mantenga al di sotto di tale soglia (inferiore o negativo).
Tale reddito (14.552 euro) viene utilizzato come base di riferimento per il pagamento dei contributi previdenziali (c.d. contributo minimo obbligatorio).
Se il reddito d’impresa supera il reddito minimale devono essere versati anche i contributi eccedenti il minimale (o contributi a percentuale).
I contributi sono dovuti nei limiti di un reddito massimo imponibile (71.737 euro per i soggetti con anzianità contributiva al 31.12.1995).
Per artigiani e commercianti iscritti per la prima volta nella gestione dal 1.1.1996 (soggetti privi di anzianità contributiva) vige un diverso limite massimo di reddito (93.622 euro).
ALIQUOTE E CONTRIBUTI
L’aliquota contributiva è fissata al 20,09%. I collaboratori di età inferiore a 21 anni che lavorano prevalentemente all’interno dell’impresa godono di una riduzione di 3 punti percentuali delle aliquote contributive
Ai commercianti di età superiore a 65 anni, già pensionati presso le gestioni dell’Inps spetta la riduzione del 50% dei contributi dovuti.
Sulla quota eccedente il limite di retribuzione annua pensionabile di 43.042 euro e fino al massimale di reddito annuo imponibile , le aliquote contributive sono innalzate anche quest’anno di un punto percentuale.
I titolari sono responsabili per il versamento dei contributi propri e dei propri collaboratori.