Segnali incoraggianti per il mercato del lavoro arrivano dalle piccole e medie imprese italiane, che nei primi mesi del 2011 prevedono di aumentare il loro personale.
Dai programmi di assunzione, esaminati da Unioncamere e Ministero del Lavoro, emerge che le Pmi italiane si aspettano, tra gennaio e marzo 2011, l’ingresso di circa 99 mila lavoratori dipendenti.
A pesare sono soprattutto le piccole imprese, quelle con un organico inferiore a 50 dipendenti. Da sole portano 74 mila assunzioni rispetto alle 24,5 mila delle imprese che hanno un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 unità.
La maggior parte dei nuovi occupati dovrebbe allocarsi nelle regioni settentrionali (il 54%), mentre a livello settoriale le assunzioni si concentreranno soprattutto nel settore manifatturiero e nel settore delle costruzioni.
Migliorano le opportunità di trovare un lavoro anche per quanti sono in possesso di una laurea o di un diploma. Ai titoli di studio più elevati sarebbero riservate, infatti, oltre la metà delle assunzioni complessive.
Le imprese continuano a preferire figure che abbiano un’esperienza specifica nella professione o nel settore di riferimento. Il 62,1 per cento delle nuove assunzioni, scrivono gli esperti di Unioncamere, interessa persone con eperienza pregressa. Solo il 15,2 per cento dei nuovi posti delle piccole e medie imprese nel loro complesso va invece a figure con un’esperienza di lavoro generica come stage o tirocini