In Italia sono un milione e 400 mila le attività fondate o guidate da donne. A loro è dedicato il libro “Imprese da favola” (Marsilio) della giornalista Angela Padrone.
Tra le donne occupate oltre una su quattro ha un lavoro autonomo: una scelta che nasce dalla voglia di fare impresa e di mettere a frutto le proprie capacità, ma soprattutto dalle difficoltà del mercato del lavoro.
Scrive l’autrice: “Per le donne la mancanza di opportunità è superiore alla media. Di fronte ad aziende che quando devono assumere preferiscono, a parità di qualifiche, un ragazzo a una ragazza per non dover fare i conti con le assenze per maternità, se vogliono lavorare le donne devono inventarsi qualcosa”.
Secondo Unioncamere in Italia sono oltre un milione e 400 mila, con una distribuzione uniforme sul territorio nazionale. Spesso sono dei settori dell’artigianato, del commercio e dei servizi e le loro aziende potrebbero fare da volano a tutta l’economia. “Se per magia il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello maschile, il Pil salirebbe di una percentuale tra il 12% e il 17%”, sottolinea Angela Padrone.
“Le imprese di donne hanno ampi margini di miglioramento e tra questi è sempre più un fattore chiave la capacità di aprirsi ad altre realtà, stringere alleanze e investire congiuntamente su strategia di innovazione e sull’ingresso nei mercati stranieri”.