Lo studio “Gender differences in competition emerge early in life” rivela che dietro le posizioni dirigenziali del sesso maschile non ci sono discriminazioni di genere ma una diversa inclinazione caratteriale.
Gli uomini sono più competitivi delle donne già dai tre anni di età ed è questo il motivo per cui, da adulti, guadagnano di più.
Presentato alla conferenza annuale 2011 della Royal Economic Society, lo studio ha esaminato 1.035 soggetti tra bambini e teenager tirolesi di ambo i sessi fra i tre e i 18 anni, sottoponendo i maggiori di otto a un test matematico e i più piccoli a un esercizio di corsa sui 30 metri. A tutti è stato chiesto di scegliere se affrontare le prove da soli o in gruppi di quattro persone. Entrambi gli esperimenti hanno dimostrato che i maschi sono più predisposti a gareggiare rispetto alle femmine. Pur ottenendo risultati molto buoni sia in campo fisico che intellettuale, le ragazze sottovalutano le proprie potenzialità e cercano di evitare il confronto, mentre secondo gli autori della ricerca per ottenere posti di lavoro interessanti e ben pagati è importante essere competitivi.
Secondo gli ultimi dati INAIL le donne percepiscono un salario minore di circa il 20% rispetto agli uomini con pari ruoli e competenze e svolgono mansioni di minore responsabilità e autonomia.
Uomini e donne differiscono anche per le risposte emotive. Se la mancanza di responsabilità è vissuta dalle donne come frustrante, per gli uomini è stressante l’eccesso di responsabilità.