Il nuovo Testo unico dell’apprendistato (DLgs. 14 settembre 2011 n. 167) entrerà in vigore il prossimo 25 ottobre.
Come la normativa precedente, il nuovo T.U. prevede tre tipologie di apprendistato (apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, apprendistato di alta formazione e ricerca). Una quarta tipologia è, poi, individuabile nel contratto di apprendistato previsto per i lavoratori in mobilità, introdotto ex novo dal DLgs. 167/2011.
L’art. 1 chiarisce che, completato il periodo di formazione, il rapporto di apprendistato continua come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Viene fatta salva la possibilità per le parti, una volta raggiunti gli obiettivi formativi, di recedere dal contratto senza dover dare una motivazione, con il solo rispetto del preavviso.
L’art. 2 fissa poi i principi generali cui deve essere informata la disciplina del contratto di apprendistato, rimettendone la definizione alla contrattazione collettiva di livello nazionale.
Per quanto concerne l’apprendistato di primo livello, riservato ai soggetti dai 15 ai 25 anni di età, per conseguire un titolo di studio in ambiente di lavoro, la regolamentazione dei profili formativi permane in capo alle Regioni, sentite le parti sociali, con rinvio ai contratti collettivi solo per la definizione della modalità di erogazione della formazione aziendale.
Centrale è, invece, il ruolo dell’autonomia collettiva nell’attuazione dell’apprendistato professionalizzante o di mestiere, finalizzato a consentire ai giovani, tra i 18 e i 29 anni, di apprendere un mestiere in ambiente di lavoro.
Alle Regioni spetta inoltre la regolamentazione dei profili formativi anche con riferimento all’apprendistato di “terzo livello”, rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni, per lo svolgimento dell’alta formazione (titoli di studio specialistici, universitari e post-universitari, dottorati di ricerca). In mancanza, l’attivazione dell’istituto sarà possibile anche sulla base di convenzioni stipulate dai datori di lavoro con Università e istituzioni formative.