In molti ritengono che il telelavoro sia la forma di lavoro del futuro, anche se per il momento il numero degli occupati nel nostro paese con questa modalità, si mantiene molto basso rispetto al resto dell’Europa.
In Italia, infatti, solo il 3,9% degli occupati utilizza il telelavoro contro una media dell’Europa a 15 dell’8,4%, con la Danimarca al 16%, il Regno Unito al 9,6%, la Germania all’8,5% e la Francia al 7%.
Questo è quanto risulta dall’indagine realizzata da AstraRicerche per Manageritalia, il sindacato dei dirigenti e quadri del terziario, che ha interpellato un campione di 1.900 manager del settore.
In decisa controtendenza è invece il settore dei servizi, nel quale ben il 29,5% delle aziende italiane ha fatto ricorso al telelavoro. Si tratta soprattutto d’imprese con più di 250 dipendenti, localizzate nel Nord-Ovest.
I telelavoratori sono soprattutto impiegati (72%), quadri (74%) e dirigenti (70%). La suddivisione per settori vede gli appartenenti alle funzioni commerciali al 68%, al marketing al 43%, all’ITC al 29% e all’amministrazione al 27%.
L’accordo quadro europeo sul telelavoro è stato recepito in Italia con l’Accordo Interconfederale del 16/07/02 che rimanda ai contratti collettivi di settore per la definizione delle norme di dettaglio.