Nell’anno 2010, circa il 50% delle imprese ha assunto facendo ricorso alla conoscenza diretta del candidato, mentre il 24,6% delle imprese ha utilizzato banche dati aziendali, dove sono conservati i curriculum raccolti sia tramite il sito aziendale sia attraverso altre modalità.
Sono questi i risultati dell’indagine condotta da Unioncamere e Ministero del Lavoro, elaborata sulla base delle dichiarazioni delle imprese interpellate nell’ambito del Sistema informativo Excelsior.
Secondo i risultati dell’indagine, nel processo di selezione del personale si è ridotta considerevolmente la rilevanza delle segnalazioni da parte di conoscenti e fornitori, modalità di recruiting che nel 2009 era utilizzata dal 21% delle imprese, contro il più modesto l’11,9% registrato nel 2010.
In calo anche le modalità di ricerca che comportano il ricorso a intermediari. Nel 2010 si sono rivolte a società di lavoro interinale solo il 2,7% delle imprese contro il 5,1% del 2009, mentre solo il 2,9% delle imprese si è rivolto a società di selezione e associazioni di categoria contro il 5% dell’anno precedente.
I canali di ricerca pubblici, come Internet e i centri per l’impiego, sono stati utilizzati dal 2,9% delle imprese contro il 6,3% dell’anno precedente. Diminuisce del 4% anche la selezionale del personale attraverso l’utilizzo di inserzioni su quotidiani e stampa specializzata.
In tempi di crisi e con budget limitati, sembra che le imprese facciano affidamento soprattutto su risorse interne per la ricerca del personale.