Secondo i risultati del XIII rapporto di AlmaLaurea , che ha analizzato il profilo di più di 190 mila laureati usciti dagli atenei nel 2010, il 51 per cento dei laureati ha ultimato i propri studi in un’università nella provincia di residenza e a farlo sono soprattutto i laureati di primo livello.
Le ragioni sono riconducibili alle crescenti difficoltà economiche delle famiglie che fanno sempre più fatica a sostenere la formazione dei figli. Allo stesso tempo, così come si laurea vicino casa, non appena si completano gli studi, ci si allontana sempre di più per trovare lavoro.
Spiega Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea: “Alla storica mobilità per studio e lavoro lungo la direttrice Sud-Nord che continua a caratterizzare il nostro Paese si affianca, da qualche tempo, con un’intensità crescente che registra le difficoltà di crescita del Paese, quella verso i paesi esteri. Le difficoltà a trovare un’adeguata collocazione nel proprio Paese spinge i laureati del nuovo ordinamento, più di quanto non si sia verificato nel 2004, a rendersi disponibili a varcare le Alpi e anche l’Oceano”.
Rispetto ai laureati del 2004, il rapporto registra altre importanti novità. Oggi i ragazzi si laureano a meno di 25 anni mentre prima dovevano compierne quasi 27. Seguono regolarmente le lezioni in aula il 67,8 per cento degli studenti mentre prima erano solo il 55,4 per cento. Il 56,8 per cento dei laureati del 2010 ha svolto almeno un tirocinio mentre nel 2004 solo il 19,8 per cento.
“I giovani di origine sociale meno favorita che fra i laureati del 2004 costituivano il 19,5 per cento, sei anni dopo sono diventati 24, e risultano ancora più numerosi fra i laureati di primo livello (26 per cento)”.
In crescita anche la quota di chi dichiara di conoscere la lingua inglese, così come di chi dichiara di avere una buona conoscenza di fogli elettronici, strumenti multimediali e sistemi operativi.
Riguardo alle differenze di genere, le laureate si confermano migliori dei loro coetanei, rappresentando il 60 per cento del complesso dei laureati e con votazioni medie più elevate.